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UNEA 7 | Ambiente e diritti umani, due crisi che sono una sola

06 dicembre 2025

Alla settima Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA 7), in corso a Nairobi, il richiamo lanciato da Marcos A. Orellana, Relatore Speciale ONU su sostanze tossiche e diritti umani, ha acceso i riflettori su una delle questioni più urgenti e sottovalutate dell’agenda globale: l’intreccio tra crisi ambientale e diritti umani.


A commentare l’intervento è Silvia Pettinicchio, Global Strategy Director di Plastic Free Onlus, unica organizzazione italiana presente in Kenya e accreditata presso il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP): Oggi è emersa con estrema chiarezza una verità che, come Plastic Free, constatiamo ogni giorno sul campo: la crisi ambientale e la crisi dei diritti umani sono la stessa crisi. Non possiamo più affrontarle come dimensioni separate”.


Al centro del discorso di Orellana, la richiesta di riconoscere l’ecocidio come crimine internazionale, in risposta ai disastri ambientali causati da politiche industriali predatorie o da conflitti armati. Un tema che Plastic Free conosce bene, grazie alla propria attività in oltre 40 Paesi, compresi territori particolarmente colpiti dalla devastazione ambientale.


“Le guerre – prosegue Pettinicchio – lasciano cicatrici profonde: acque contaminate, suoli avvelenati, rifiuti tossici. È una violenza che continua nel tempo, che si insinua nella quotidianità delle comunità, compromettendo il diritto alla salute, alla sicurezza e a una vita dignitosa. La proposta ribadita oggi da Orellana rappresenta un passo imprescindibile verso una reale responsabilizzazione globale”.


Il monito si estende anche al contesto politico internazionale. Pettinicchio denuncia l’avanzare di regimi autoritari che reprimono la scienza, soffocano la società civile e limitano la libertà di espressione: “In molte regioni stiamo assistendo alla crescita di governi che attaccano la cultura, censurano chi difende l’ambiente e diffondono disinformazione. La difesa dell’ambiente necessita di democrazia. La giustizia climatica necessita di libertà. Senza una società civile forte e libera, ogni sforzo di tutela degli ecosistemi rischia di essere svuotato”.


Plastic Free, impegnata dal 2019 nel contrasto all’inquinamento da plastica, e presente a UNEA 7 in qualità di osservatore, ribadisce l’urgenza di una governance ambientale internazionale solida, trasparente e inclusiva. Orellana ci ha ricordato che non esiste protezione della natura senza protezione dell’umanità. Il nostro futuro comune – conclude Pettinicchio – dipende dalla capacità di agire ora, con coraggio, responsabilità e visione. La tutela dell’ambiente passa per il riconoscimento dei diritti e il rafforzamento della democrazia”.


L’intervento si inserisce nel quadro più ampio dell’UNEA 7, che quest’anno ha scelto come tema centrale “Advancing sustainable solutions for a resilient planet”, invitando i Paesi a condividere risposte concrete per rendere il pianeta più sicuro, equo e capace di affrontare le sfide globali.

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