Presentato a Nairobi il GEO-7, la più ampia valutazione scientifica sull’ambiente mai realizzata
In occasione della settima Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA-7), è stato presentato oggi il Global Environment Outlook 7 (GEO-7), il nuovo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) che rappresenta la più completa valutazione scientifica mai realizzata sullo stato dell’ambiente a livello globale.
Frutto del lavoro di 287 scienziati multidisciplinari provenienti da 82 Paesi e del contributo di oltre 800 revisori, GEO-7 offre un quadro aggiornato delle tre principali crisi ambientali causate dall’uomo — cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento — e analizza i possibili scenari futuri sulla base delle scelte politiche ed economiche che saranno adottate nei prossimi anni.
Il rapporto non si limita a fotografare la situazione attuale del pianeta, ma propone percorsi concreti e operativi per costruire società più eque, resilienti e sostenibili. Tra gli elementi innovativi del processo di redazione, un riconoscimento esplicito è stato attribuito al ruolo delle conoscenze tradizionali delle popolazioni indigene, che gestiscono oltre l’80% della biodiversità mondiale e rappresentano un modello di armonia tra uomo e natura.
Plastic Free Onlus, presente a Nairobi con una delegazione ufficiale, accoglie la pubblicazione del GEO-7 come un segnale forte e necessario. “La scienza oggi ci consegna una mappa chiara: non c’è più tempo per interventi frammentari. La transizione deve essere sistemica, inclusiva e fondata su giustizia ambientale e diritti umani”, dichiara Silvia Pettinicchio, Global Strategy Director di Plastic Free.
L’associazione pone particolare attenzione al contributo delle comunità indigene nella tutela degli ecosistemi, sottolineando come queste popolazioni — spesso vittime di violenze, soprusi e repressioni — siano anche tra i difensori ambientali più esposti. “Le comunità indigene sono la prima linea nella difesa del pianeta, ma anche le più colpite da sfruttamento, insicurezza e violazioni. Riconoscere il loro contributo – aggiunge Pettinicchio (Plastic Free) – non è un gesto simbolico: è una condizione necessaria per una governance ambientale realmente efficace e sostenibile”,
Secondo Plastic Free, il GEO-7 può diventare un catalizzatore cruciale per una trasformazione globale, poiché integra evidenze scientifiche, prospettive socio-economiche e visioni culturali, indicando con chiarezza le misure da adottare: riduzione dell’inquinamento, economia circolare, tutela della biodiversità, protezione dei difensori ambientali e contrasto alle disuguaglianze.
“È il momento della responsabilità condivisa – conclude Pettinicchio – Governi, imprese, società civile e comunità locali devono collaborare per costruire politiche integrate e coerenti. GEO-7 non è solo un documento tecnico: è un invito all’azione, un impegno verso le generazioni future”.










