Al bando gli ombrelloni hawaiani in plastica
Un nemico invisibile ma letale: gli ombrelloni hawaiani di plastica
C'è un problema poco conosciuto, ma altamente inquinante, che minaccia le nostre spiagge e il mare: gli ombrelloni hawaiani realizzati in rafia sintetica, poliammide e derivati della viscosa. In altre parole: plastica.
Diffusi in moltissimi stabilimenti balneari italiani, questi ombrelloni col tempo rilasciano minuscoli filamenti che, esposti a sole, vento e salsedine, si staccano, si depositano nella sabbia e vengono trasportati in mare. Lì si mescolano alla vegetazione marina e vengono spesso scambiati per cibo dalla fauna acquatica, con conseguenze gravi e irreversibili.
PERCHÉ UNA PETIZIONE?
Non si tratta solo di fare informazione. Con la raccolta firme, la nostra associazione potrà avanzare una richiesta formale ai Comuni per ottenere un'ordinanza che vieti l’utilizzo di questi ombrelloni inquinanti.
COSA FAREMO CONCRETAMENTE?
Partiremo dai Comuni della rete Plastic Free lungo la costa, proseguendo con quelli che hanno firmato un protocollo d’intesa con noi e infine ci rivolgeremo al resto delle amministrazioni comunali.
Chiederemo ordinanze che obblighino i gestori degli stabilimenti a sostituire gli ombrelloni in plastica entro un tempo stabilito. Inoltre, i futuri bandi per l’assegnazione delle concessioni balneari dovranno includere un divieto esplicito all’uso di strutture ombreggianti con frange o componenti plastiche.
È UN'IDEA REALIZZABILE?
Sì, è già realtà in alcuni Comuni. Un esempio concreto? Il Comune di Vasto (CH) ha già adottato un’ordinanza simile, dimostrando che cambiare si può.
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