Saturday, July 26, 2025
Trento Province,
Trentino-Alto Adige

Plastica e mozziconi: il lato tossico della vita quotidiana. Lezione Plastic Free al School of Innovation dell'Università di Trento

#Giovani e scuole
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Nella cornice della School of Innovation dell'Università di Trento, il programma europeo BIP-ESKid+ – co-finanziato dall’Unione Europea – ha offerto uno spazio di confronto internazionale dedicato alla sostenibilità ambientale. Tra le voci protagoniste, quella di Eleonora Damieto, referente locale di Plastic Free per il Comune di Civitavecchia, che ha portato all’attenzione di studenti e ricercatori un tema tanto diffuso quanto spesso sottovalutato: l’impatto della plastica e dei mozziconi di sigaretta sulla nostra vita quotidiana.

 

Dati alla mano, la situazione è allarmante: ogni anno milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare, e si stima che entro il 2050 il peso della plastica negli oceani supererà quello dei pesci. Ma l’emergenza non si ferma agli imballaggi galleggianti: micro e nanoplastiche invisibili si insinuano nella catena alimentare, nell’aria che respiriamo e nei nostri stessi organismi, come dimostrano studi che le hanno rilevate nel sangue, nei polmoni e persino nella placenta.

 

E poi ci sono i mozziconi di sigaretta. Spesso ignorati, sono tra i rifiuti più diffusi al mondo. Contengono plastica (acetato di cellulosa) e rilasciano sostanze tossiche già dopo un’ora dal contatto con l’acqua, impiegando fino a 15 anni per degradarsi. Una minaccia costante per suolo, fiumi e mari, aggravata dalla leggerezza con cui vengono abbandonati.

 

Di fronte a tutto questo, la risposta non può che essere l’azione. E Plastic Free lo dimostra con i numeri: oltre 4,6 milioni di kg di plastica rimossi dall’ambiente, 309.000 studenti coinvolti in attività di sensibilizzazione, più di 8.700 eventi di raccolta organizzati in tutta Italia, grazie a una rete capillare di oltre 1.000 referenti locali.

 

L’intervento di Eleonora Damieto ha offerto ai partecipanti di BIP-ESKid+ una testimonianza concreta di come l’impegno quotidiano e il lavoro in rete possano generare cambiamento. Il progetto europeo (bip-eskid.dicam.unitn.it) punta proprio a questo: costruire ponti tra università, studenti e organizzazioni, per affrontare insieme le sfide ambientali del nostro tempo con l’innovazione, l’educazione e la cooperazione internazionale.

 

Perché il primo passo verso il cambiamento è sapere. Il secondo, agire.

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