Usellus (OR) riscopre la tradizione: 160 bandierine di stoffa per dire addio alla plastica

Un progetto educativo, culturale e ambientale ha preso forma nei giorni scorsi a Usellus e nella frazione di Escovedu, dove 160 bandierine di stoffa, interamente dipinte a mano dagli studenti della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo di Ales, sono pronte a colorare le strade del paese in occasione delle prossime ricorrenze. L’iniziativa, intitolata “Le mie bandierine”, è nata dall’impegno del docente di Arte e immagine nonché referente comunale di Plastic Free Onlus, Luciano Montanari, che ha saputo stimolare negli allievi della 1^ e 2^ B uno spirito creativo e collaborativo ispirato ai valori della sostenibilità e della riscoperta delle tradizioni locali.

Ogni bandierina, di cm 23 x 34, è un pezzo unico: disegnata e colorata a mano, rievoca scorci e simboli della Sardegna, come il ponte romano, i nuraghi di Pranu Santa Lucia, la chiesa di San Michele Arcangelo e quella di Santa Reparata, rametti di leccio e lentischio, o viuzze di Escovedu. L’originalità non è solo estetica, ma anche concettuale: queste bandierine di stoffa sostituiscono le versioni in plastica che, introdotte massicciamente dal dopoguerra, hanno invaso ogni tipo di festa, generando un impatto ambientale oggi insostenibile.

La presentazione ufficiale del progetto si è tenuta il 3 giugno nella Sala delle Esposizioni in Corte Rustica a Usellus, alla presenza degli studenti, dei docenti, del presidente della Pro Loco Francesco Avolio, dei genitori e delle volontarie che hanno reso possibile l’iniziativa. La Dirigente scolastica dott.ssa Annalisa Frau, seppur non presente, ha comunque caldeggiato dall'inizio la buona riuscita del progetto. Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche alle associazioni e ai comitati del territorio, tra cui il Comune di Usellus, l’associazione culturale “Julia Augusta”, i comitati rionali di Santa Reparata, Santa Lucia, Sant’Antonio da Padova e l’associazione “Escovedu in Movimento”.

Le bandierine faranno la loro prima comparsa il 13 giugno ad Escovedu, durante la festa di Sant’Antonio da Padova, e torneranno ad animare le vie del paese durante tutte le future ricorrenze paesane. Un gesto semplice ma potente, che unisce arte, educazione, memoria e ambiente, offrendo un esempio concreto di economia circolare e cittadinanza attiva. E dimostrando, ancora una volta, che la plastica non è essenziale, ma solo una scelta comoda da superare.