Patto di Collaborazione tra l'Ordine dei Biologi e Plastic Free Onlus

Giovedì 6 febbraio, nella sede di Torino dell’Ordine dei Biologi del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta, è stato siglato un importante patto di collaborazione tra la Plastic Free Onlus e l'Ordine dei Biologi, alla presenza del Presidente dell’ Ordine territoriale: Dr.Alessandro Miceli, della Vice Presidente D.ssa Anna Barbui e del Tesoriere Dr. Massimo Geuna; per l’ Associazione Plastic Free Onlus la Referente Regionale Flavia Faccia e la Vice Regionale Chiara Bellotti.
Questo accordo rappresenta un passo significativo verso la sensibilizzazione ambientale, con particolare attenzione al problema dell'inquinamento da plastica. Questa sinergia, tra un'organizzazione impegnata nella lotta contro l’inquinamento plastico e un ente professionale legato alla biologia, permette di affrontare il problema sia da un punto di vista educativo che scientifico.
Obiettivi della Collaborazione. L'accordo mira a promuovere una maggiore consapevolezza sugli effetti della plastica sull'ecosistema e sulla salute umana attraverso una serie di azioni concrete, tra cui:
- Campagne di sensibilizzazione: Eventi informativi rivolti a cittadini, studenti e aziende per evidenziare i danni causati dalla plastica nell’ambiente e proporre alternative sostenibili.
- Progetti di ricerca e divulgazione: Il coinvolgimento dell'Ordine dei Biologi consente di avvalorare le attività educative mediante l’acquisizione di dati scientifici affidabili, utili a comprendere meglio le conseguenze dell’inquinamento da plastica e a proporre soluzioni basate sull’evidenza.
- Pulizia di aree naturali: Attività pratiche come raccolte di rifiuti in aree urbane, fiumi e parchi, coinvolgendo volontari e professionisti del settore.
- Promozione di alternative ecologiche: Sensibilizzazione su materiali biodegradabili, buone pratiche per la riduzione della plastica monouso e strategie di economia circolare.
L’importanza del coinvolgimento dei Biologi. Il ruolo dell'Ordine dei Biologi è fondamentale in questa collaborazione, poiché le loro competenze scientifiche permettono di analizzare e diffondere informazioni sui danni della plastica agli ecosistemi, alla fauna e alla salute umana. Inoltre, il loro contributo può essere decisivo nello sviluppo di strategie innovative per il riciclo e la gestione sostenibile dei rifiuti. Questa collaborazione rappresenta un esempio virtuoso di come il mondo scientifico e le associazioni ambientaliste possano lavorare insieme per un obiettivo comune: ridurre l’inquinamento da plastica e proteggere la biodiversità. L’unione tra divulgazione scientifica e azione concreta può favorire un cambiamento culturale e stimolare politiche più sostenibili.
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