Saturday, May 10, 2025
Sassari Province,
Sardegna

Una Terra che respira | Volontari sardi Plastic Free in azione a Stintino (SS) rimuovono 200 kg di rifiuti da La Pelosa

#Pulizie ambientali
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Sabato 10 maggio, il tratto finale di viale La Pelosa, strada panoramica che costeggia una delle spiagge più iconiche della Sardegna, è tornato a splendere grazie all’impegno dei 15 volontari coordinati da Maria Luisa Vallebella, referente Plastic Free Onlus per Stintino. L’iniziativa, che ha coinvolto attivisti provenienti anche da La Maddalena, Sorso e Cargeghe, ha permesso di raccogliere circa 200 kg di rifiuti, tra indifferenziato, plastica, vetro e ingombranti.


Tra i partecipanti, anche Gianpiero Carcangiu, referente di La Maddalena, con quattro volontari del suo gruppo, Maria Grazia Pisanu da Sorso e Gianmario Abis da Cargeghe, a testimonianza della forte rete di collaborazione che unisce i referenti Plastic Free in Sardegna.


I rifiuti raccolti raccontano ancora una volta l’incuria che troppo spesso colpisce anche i luoghi più amati e frequentati: quattro blocchi di polistirolo, cinque blocchi idraulici di autoclave, ombrelloni abbandonati, bottiglie di vetro e lattine, cicche di sigaretta, oltre a un cartello pubblicitario identico a quello raccolto la settimana precedente, segno evidente di abitudini scorrette che si ripetono.


Nonostante la bellezza della giornata e dello scenario naturale, il lavoro dei volontari ha avuto un chiaro valore simbolico e concreto. L’iniziativa rientra nel progetto nazionale di Plastic Free Onlus Una Terra che respira.


Ripulire questa zona è sempre emozionante, ma anche doloroso: ogni oggetto che raccogliamo è il segno di una mancanza di rispetto verso un patrimonio che dovremmo proteggere con orgoglioha commentato Maria Luisa Vallebella –. Ma sapere che ci sono volontari pronti a muoversi da altri territori per dare una mano ci fa ben sperare: insieme possiamo fare davvero la differenza”.


Un altro passo concreto verso la tutela del paesaggio sardo, che passa non solo da regolamenti e controlli, ma soprattutto dall’educazione al rispetto e dalla cittadinanza attiva.

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