Una Terra che respira | A Stintino (SS) raccolta Plastic Free con i nomadi digitali e arte dai rifiuti

Sabato 29 novembre, nella splendida cornice di Stintino, in provincia di Sassari, si è svolto un nuovo appuntamento del progetto nazionale Una Terra che respira promosso da Plastic Free Onlus, con il contributo di 10 volontari, tra cui diversi nomadi digitali provenienti da vari Paesi europei. Un evento che ha unito tutela ambientale, collaborazione internazionale e creatività, trasformando una mattinata di raccolta rifiuti in un’esperienza dal forte impatto umano e simbolico.
L’iniziativa, guidata dalla referente locale Maria Luisa Vallebella, si è svolta lungo il perimetro del paese, in direzione del mare, coinvolgendo anche l’associazione Absentia, fondata e coordinata da Fabrizio Contini, giovane stintinese che da oltre tre anni promuove progetti europei di ospitalità diffusa, incentivando l’arrivo di giovani professionisti e artisti da tutta Europa nei mesi di bassa stagione.
“La collaborazione con Absentia arricchisce ogni nostra iniziativa – racconta Vallebella –. Questi ragazzi, oltre a contribuire concretamente con la raccolta, portano nuove energie, idee e un modo diverso di guardare al territorio. Sono lavoratori da remoto, artisti, viaggiatori consapevoli. Un valore aggiunto per Stintino”.
Nel corso della mattinata sono stati rimossi circa 300 kg di rifiuti, compresi oggetti singolari come una sedia, un sottovaso, molte bottiglie e bicchieri ritrovati nei pressi dei locali sul lungomare. Dopo l’attività di raccolta, il gruppo si è spostato presso il MUT (Museo della Tonnara) per un’originale attività artistica guidata dal fotografo Ivano Piva. Utilizzando una tecnica particolare di fotografia con fondo luminoso, Piva ha realizzato insieme ai volontari delle composizioni artistiche colorate con oggetti raccolti: tappi, piccole statuine, frammenti di plastica e altri rifiuti di piccole dimensioni, trasformati in opere visive di forte impatto.
“Appena saranno pronte, condivideremo queste creazioni – spiega ancora Vallebella –. Sono immagini che raccontano una storia e ci ricordano che anche ciò che buttiamo può diventare messaggio, stimolo, consapevolezza”.
L’evento di Stintino dimostra ancora una volta come Una Terra che respira sia molto più di un progetto ambientale: è un percorso partecipato, fatto di legami, collaborazione tra realtà locali e internazionali, e di piccoli gesti che, messi insieme, generano bellezza e cambiamento.
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