L'Istituto di Nereto-Sant'Omero (TE) sposa la campagna Plastic Free contro il rilascio di palloncini in volo

Stop al rilascio di palloncini, anche se dichiarati biodegradabili, nelle attività scolastiche. È la decisione assunta dall’Istituto Comprensivo Statale di Nereto - Sant’Omero, in provincia di Teramo, che ha emanato una circolare interna vietando l’uso di palloncini, nastri in gomma, lacci colorati e ogni altro addobbo potenzialmente inquinante durante eventi didattici e festivi, sia all’interno che all’esterno degli edifici scolastici.
Una scelta quella dell’Istituto scolastico della Val Vibrata in linea con l’impegno ambientale promosso dall’associazione Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica, che da tempo porta avanti una campagna di sensibilizzazione contro la dispersione di questi materiali nell’ambiente, spesso sottovalutati ma estremamente pericolosi per la fauna selvatica e il fragile equilibrio degli ecosistemi.
“Con enorme soddisfazione accogliamo la nota della Dirigente Scolastica Laura D’Ambrosio e della referente scuole Plastic Free Emanuela Tritella – ha dichiarato Luca Di Carlantonio, referente regionale Abruzzo di Plastic Free –. Siamo convinti che i festeggiamenti possano restare tali anche senza il lancio di palloncini nel cielo. Elogiamo con piacere l’azione dell’Istituto Comprensivo Nereto - Sant’Omero - Torano Nuovo che, con questo gesto, elimina il rilascio di ogni tipo di materiale nell’ambiente, contribuendo concretamente alla tutela del nostro territorio”.
Si tratta di una minaccia molto più frequente di quanto non si immagini: durante una ricerca portata avanti dalla Università di Wales Swansea, nel Regno Unito, i pezzi di palloncino costituiscono l’80% dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine analizzate. “È inevitabile che quello che vola in alto, torni giù – aggiunge Di Carlantonio (Plastic Free) – I palloncini possono viaggiare per chilometri prima di ricadere a terra o in mare, dove ridotti in frammenti rappresentano un grave pericolo per uccelli, tartarughe, pesci e altri animali, che possono ingerirli o rimanervi impigliati con conseguenze spesso letali”.
La nota dell’Istituto abruzzese conferma l’importanza del ruolo educativo della scuola nel promuovere comportamenti responsabili e sostenibili, diventando un modello virtuoso anche per altre realtà scolastiche e amministrative. Plastic Free auspica che sempre più istituti adottino misure analoghe, favorendo l’uso di materiali riutilizzabili e realmente ecocompatibili, e ringrazia quanti si stanno impegnando ogni giorno nella difesa dell’ambiente, partendo dai piccoli gesti quotidiani. “Ad oggi – conclude il referente abruzzese di Plastic Free Onlus – sono oltre cento i Comuni italiani che hanno emesso un’ordinanza a riguardo. In Abruzzo sono Pineto, Silvi e Roseto degli Abruzzi in provincia di Teramo; Casacanditella, San Salvo e Vasto in provincia di Chieti e Bussi sul Tirino nel Pescarese”.
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